Villa Comunale
La Villa Comunale, progettata dall'architetto genovese Luigi Rovelli, è caratterizzata da un design geometrico. Occupando un ampio spazio rettangolare allungato di circa 800 metri, presenta un viale perimetrale alberato e numerose aiuole intervallate da vialetti in ghiaia.
Nella parte centrale del giardino, simmetricamente rispetto all'asse trasversale del rettangolo, sono collocate due ampie peschiere circolari in pietra, ciascuna con una colonna centrale in tufo da cui zampilla l'acqua che poi scorre nella vasca sottostante. Accanto a queste, si trovano due "fontanelle" per bere.
Accenni storici
L'area attualmente occupata dai giardini pubblici e le zone circostanti erano prevalentemente ricoperte da orti e coltivi, con poche abitazioni, già dal Medioevo. Con una delibera comunale del 4 maggio 1867, si decise di trasformare quest'area, situata di fronte alla cattedrale e leggermente defilata rispetto all'espansione urbanistica dei secoli precedenti, in giardini pubblici per rispondere alla crescente richiesta di spazi per il passeggio. Si procedette quindi all'esproprio dei terreni e alla sistemazione dell'intera area, seguendo il progetto che prevedeva la piantumazione di numerose essenze vegetali e l'inserimento di piccole strutture di servizio. Tra queste, fu realizzata una "orchestra" centrale destinata ad ospitare bande musicali, che viene ancora utilizzata durante la festa del Santo Patrono, il Vescovo Panfilo.