Riserva Naturale Regionale Lago di San Domenico e Lago Pio

Riserva Naturale Regionale Lago di San Domenico e Lago Pio

Il lago di San Domenico si trova presso l'Eremo di San Domenico.

Il lago ha origine da una diga completata nel 1929 per conto delle Ferrovie dello Stato, con lo scopo di convertire la linea Roma-Sulmona all'alimentazione elettrica.  
Il suo principale affluente è il fiume Sagittario, che è anche l'unico corso d'acqua a defluire dalla diga. Il lago riceve anche altri affluenti, come le cascatelle della sorgente Sega e il ruscello di Prato Cardoso, che si immette nel lago attraverso un sistema carsico. Quest'ultimo è un corso d'acqua stagionale, spesso torrentizio, alimentato dalle piogge o dallo scioglimento delle nevi.  
Il Lago Pio non ha immissari né emissari visibili. Studi recenti suggeriscono che abbia origini carsiche e che le sue acque provengano dal lago di Scanno tramite cunicoli sotterranei, escludendo l'ipotesi che si tratti di uno stagno alimentato unicamente dalle piogge.  
La profondità massima del lago è di 6,5 metri, mentre la sua larghezza massima è di 10 metri.

La Riserva


L'area della Riserva del Lago di San Domenico e Lago Pio si estende su due aree corrispondenti ai rispettivi laghi, entrambi situati interamente nel territorio del Comune di Villalago. La porzione più grande, di circa 53 ettari, comprende il bacino artificiale del Lago di San Domenico e le aree circostanti che si estendono fino al centro storico del paese. La seconda porzione, di circa 7 ettari, include il Lago Pio, di origine carsica.  
La prima area protetta include il bacino del lago, le rupi calcaree e il fiume Sagittario, che nasce da un sistema di sorgenti a valle di Villalago e confluisce nel Lago di San Domenico dopo circa 700 metri. In questo bacino sfociano anche le acque pure della sorgente Sega, che sgorga dalle rocce di Prato Cardoso e si riversa nel lago dopo un breve percorso.  
Il paesaggio è caratterizzato dai rilievi calcarei tipici dell'Appennino Centrale, con praterie interrotte da fitte aree boschive.

La flora e la fauna


Le diverse condizioni microclimatiche e le caratteristiche ambientali della Riserva, situata nell'Alta Valle del Sagittario, favoriscono una notevole diversità floristica in un'area relativamente piccola. La vegetazione arborea è tipica delle altitudini medie dell'Appennino, con la presenza di specie minori come l'acero opalo e il ciliegio canino, che crescono nelle radure della pineta e nei boschi di carpini e querce. Di particolare interesse sono i popolamenti artificiali di pino nero, con alcune presenze di cedro dell'Atlante. Nel sottobosco, si trovano arbusti come il biancospino, la fusaggine e il corniolo.  
La vegetazione ripariale è abbondante vicino ai due laghi e al fiume Sagittario, con pioppi, salici e frassini. Nel Lago Pio, importanti formazioni vegetali sommerse e la presenza di fauna anfibia fanno di quest'area un piccolo tesoro di biodiversità. Sulle pareti rocciose si trovano esemplari di leccio a portamento arbustivo.  
La maggiore varietà di specie floristiche, comprese quelle endemiche e relittuali, si concentra nei pressi del Santuario di San Domenico, dove si formano veri e propri giardini naturali con il fiordaliso del Sagittario, la viola di Eugenia e la campanula fragile. La fauna di grandi e piccoli mammiferi è ben rappresentata: cervi e caprioli frequentano regolarmente le zone lacustri, insieme a lupi, orsi e aquile reali. L'avifauna migratoria comprende specie di passaggio come germani reali, svassi e folaghe. Di grande valore è anche la fauna ittica, con trote fario e gamberi di fiume.

L'Eremo di San Domenico


L'Eremo di San Domenico Abate, un gioiello di rara bellezza e luogo di culto e meditazione, si trova nella Riserva, arroccato a strapiombo sul lago che porta il suo nome. Questo eremo è meta di pellegrinaggi da parte di devoti del Santo, anche provenienti da altre regioni, che qui trovano momenti di profonda riflessione e preghiera. Ogni anno, i pellegrini di Fornelli, in provincia di Isernia, percorrono a piedi oltre 80 chilometri per raggiungere l'eremo, dove il 21 agosto si incontrano con i fedeli di Villalago per il suggestivo "bacio delle croci". Durante il periodo natalizio, inoltre, i subacquei depongono nel lago un presepe subacqueo, con statue in ceramica provenienti da Castelli.