Parco archeologico di Ocriticum

Parco archeologico di Ocriticum

Il sito archeologico di Ocriticum, vicino a Cansano e alle pendici del colle Mitra, conserva le rovine di un antico villaggio risalente a circa duemila anni fa, un tempo parte del territorio amministrativo di Sulmona.

Le fonti antiche menzionano una mansio chiamata Iovis Larene, indicata anche nella Tabula Peutingeriana. Tra la fine del IV secolo a.C. e la metà del II secolo d.C., l'area conobbe un periodo di grande sviluppo grazie alla sua posizione strategica lungo l'asse stradale tra le zone peligne e sannitiche.

Il sito comprendeva un abitato, una necropoli e un santuario. Si pensa che un terremoto nel II secolo d.C. abbia danneggiato gravemente gli edifici, portando a un progressivo abbandono dell'area, completato nel VI secolo d.C. Purtroppo, scavi clandestini avvenuti nei due secoli scorsi hanno depauperato il sito. Dal 1992, scavi ufficiali e la creazione del Parco Archeologico Naturalistico di Ocriticum hanno contribuito alla protezione dell'area.

Il sito ospita tre edifici sacri su due livelli: al livello superiore si trovano un tempio italico del IV secolo a.C. dedicato a Ercole e un tempio romano del I secolo d.C. dedicato a Giove, entrambi circondati da un recinto (temenos). Al livello inferiore si trova un tempio più piccolo, dedicato a Cerere e Venere, risalente al II secolo a.C.

I reperti degli scavi sono conservati presso il Centro di Documentazione e Visita di Ocriticum, il Museo Archeologico di Sulmona, e il Museo Archeologico Nazionale di Chieti.