Porta Napoli

Porta Napoli

La porta meridionale di accesso alla città medievale faceva parte della seconda cinta muraria, eretta tra la fine del XIII e l'inizio del XIV secolo. Questa fortificazione si rese necessaria per rispondere alle nuove esigenze difensive causate dall'espansione urbana e dall'incremento demografico che Sulmona stava vivendo sotto la dominazione sveva nel XIII secolo. L’ampliamento del perimetro murario inglobò i borghi extramuranei sorti fuori dal nucleo antico, fornendo alla città una protezione più estesa e adeguata alla crescita dell’abitato.

In passato conosciuta come "Porta Nova" per la sua collocazione lungo l'antica "Via Nova", questa porta proteggeva l'accesso meridionale della città ed era situata lungo l'importante strada che collegava Sulmona a Napoli, capitale del Regno. 

Oggi, la porta ha una pianta rettangolare e si presenta isolata dalle mura, demolite nel XIX secolo per agevolare il traffico urbano, e ha perso le sue merlature originali. Il rivestimento esterno mostra, nella parte inferiore, un bugnato rustico abbellito da rosoncini in rilievo vicino alla cornice marcapiano. La parte superiore del paramento è liscia, con conci di pietra regolari che riprendono il motivo dei rosoncini, questa volta in altorilievo. Lo stesso decoro compare attorno alla finestra centrale, probabilmente una bifora in origine, le cui mensole d’imposta sono scolpite con bassorilievi raffiguranti scene di caccia e sacrifici di epoca romana. Due capitelli, posti alle estremità della porzione mediana della facciata, sono decorati con leoncini e motivi a foglia, provenienti probabilmente da edifici più antichi.

Accanto alla grande finestra centrale, sono presenti due aperture di probabile realizzazione successiva, affiancate da stemmi con i gigli angioini. Un altro stemma, meno leggibile, si trova sopra l’arco a sesto acuto che costituisce l'accesso principale. Il livello superiore della porta, un tempo riservato all'alloggio delle guardie, era accessibile tramite una scalinata esterna, di cui oggi si vedono ancora le mensole che sorreggevano il pianerottolo sul lato occidentale dell’edificio. Sul lato interno del portale si distinguono le scanalature usate per la saracinesca, mentre il passaggio è coperto da una volta a crociera con costoloni.

La facciata rivolta verso la città è più semplice e presenta una finestra rettangolare allineata con l'arco d'ingresso, con stipiti decorati da viticci intrecciati e figure umane e animali. Sul lato sinistro si trovano i resti di un altare quattrocentesco dedicato alla Madonna della Pace, caratterizzato da un arco ogivale decorato con motivi vegetali e dentelli, sostenuto da mensole scolpite con figure antropomorfe e creature fantastiche. Sopra l'altare è visibile un agnello crocifero, e si conservano tracce di affreschi sul muro retrostante.