Palazzo Mazzara in Largo Mazzara
Il fronte principale di Palazzo Mazzara, suddiviso in tre ordini, presenta una chiara organizzazione lungo l'asse verticale centrale, che collega in maniera continua tre elementi distinti: l'ingresso monumentale al pianterreno, il balcone unico posto al piano nobile e la finestra al livello superiore. Questa disposizione crea una successione architettonica ben bilanciata, caratterizzata da un senso di continuità visiva, che conferisce un aspetto armonioso all'intera facciata.
Il portale ad arco del palazzo è incorniciato da una coppia di lesene, che sorreggono una trabeazione di stile classico decorata con triglifi. Al di sopra, le mensole sostengono il balcone del piano nobile, sormontato da una finestra con coronamento orizzontale. Al centro del balcone spicca uno scudo da torneo, simbolo della famiglia, inserito tra volute che si collegano visivamente alla finestra rettangolare del secondo piano. Quest'ultima presenta una cornice in pietra con coronamento modanato.
Al secondo piano, le finestre rettangolari sono caratterizzate da cornici orizzontali, mentre quelle del piano nobile, di dimensioni più ampie, sono arricchite da mensole inginocchiate che sostengono i davanzali. Attraversando l'androne d'ingresso si accede a un terrazzo, che è collegato tramite una gradinata a doppia rampa al giardino interno. Un secondo terrazzo è situato al piano superiore.
La volta dell’androne presenta uno scudo araldico in stucco monocromo, risalente tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento. La famiglia, che ha stretto numerose parentele importanti nel corso dei secoli, ha ornato l’ambiente con targhe in stucco e uno stemma genealogico policromo, dipinto su una porta del primo piano.
Un recente restauro conservativo ha permesso di recuperare le decorazioni della volta di una sala del piano nobile, dove spicca un medaglione centrale con una figura femminile circondata da tre putti alati.
Accenni storici
La famiglia Mazzara, presente a Sulmona dal 1332, è una delle più antiche famiglie nobiliari della città, registrata tra le casate patrizie nel 1572. Dopo il 1865, a seguito di una disputa testamentaria, la famiglia si divise in due rami: uno mantenne il titolo di marchese di Torre de’ Passeri con il cognome Mazara, mentre l'altro conservò il titolo di baroni di Schinaforte con il cognome originario.
Il palazzo, situato nei pressi di Porta Filiamabili, uno degli accessi medievali alla città, fu abbandonato negli anni '70 del Novecento. Dopo essere stato diviso in diverse proprietà, è stato restaurato e attualmente ospita una residenza per anziani.