Casa di Giovanni Sardi
Il piccolo e raffinato edificio fu di proprietà della nobile famiglia Sardi, originaria della Sardegna e successivamente attestata a Pisa e Napoli, prima di trasferirsi a Sulmona nel XV secolo, seguendo Lotto, nominato vescovo della diocesi locale. La costruzione dell’edificio risale probabilmente al 1420, con successivi lavori di restauro e ampliamento. La data del 1477, apposta sull'architrave di una finestra, è riferita a Giovanni, nipote del vescovo, che supervisionò questi interventi.
La ristrutturazione del palazzo ha rispettato e preservato l'impianto architettonico originario, evidenziando la sua appartenenza all'architettura privata del XV secolo, influenzata dal Rinascimento toscano e dalla cultura tardogotica. Questo stile si riflette nell'uso di elementi architettonici e decorativi che erano in voga nel Regno di Napoli durante l'epoca dei Durazzo.
Esterno
Il prospetto frontale dell’edificio, in pietra a faccia vista, presenta un portale di tipo "durazzesco", caratteristico dell’architettura meridionale del Quattrocento. Il portale è sormontato da un arco a sesto ribassato, incorniciato da una cornice dal profilo a carena decorata con borchie diamantate. Questo dettaglio lo allinea ad altri esempi locali come il Palazzo Merolini e il Palazzo di Giovanni dalle Palle. Al di sopra del portale si trova un’ampia finestra guelfa, o finestra a crociera, unica nel suo genere a Sulmona. La finestra, leggermente fuori asse rispetto al portale, combina motivi decorativi tardogotici e rinascimentali, con pilastrini ottagonali e mensole angolari a voluta che sostengono le membrature orizzontali superiori.
Interno
L'interno è organizzato attorno a una piccola corte centrale di pianta trapezoidale, pavimentata in selci. Da questa corte, una breve scalinata con parapetto e corrimano in pietra conduce al piano superiore. Al piano superiore si trovano un appartamento residenziale e un loggiato coperto da una tettoia in legno, sostenuta da arcate impostate su quattro colonnine angolari ottagonali. Una delle colonnine è decorata con un leoncino stiloforo che riporta l'emblema della famiglia e motivi vegetali.
La porta d'ingresso dell'appartamento è sormontata da una lunetta archiacuta con un gruppo scultoreo raffigurante la Madonna col Bambino tra due Santi. La lunetta è parzialmente incorniciata da una cornice rettangolare a stucco decorata con motivi a fogliami, che si ripetono sugli stipiti e sull'architrave. Accanto all’appartamento si apre un giardino pensile, utilizzato probabilmente per i banchetti estivi in passato.
È Sede della “Camerata Musicale Sulmonese”, Associazione Musicale “Maria Caniglia” e “Ateneo Internazionale della Lirica”.
Indirizzo
Vico D. Sardi, 9
Orari
Giorni feriali dalle ore 9:30 alle 13:00
Ingresso
Libero