Palazzo Alicandri - Ciufelli
La facciata, completamente intonacata ad eccezione dei robusti cantonali in pietra squadrata, si sviluppa su tre livelli, ognuno contraddistinto da aperture e decorazioni di tipologia diversa.
A pianterreno, il portale d’ingresso ad arco è incorniciato da lesene ioniche con specchiature e decorazioni tardo barocche ai lati. Le mensole che sorreggono il balcone superiore si dipartono dalla chiave di volta dell'arco d’accesso, mentre finestre quadrotte e portali architravati scandiscono il piano terreno, oggi adibito a esercizi commerciali.
Il piano nobile, caratterizzato da un'alternanza di balconi e finestre, è unito dall’elegante decorazione con mostre modanate in pietra e timpano mistilineo ornato con motivi a conchiglia. Al di sopra del portale d’ingresso, una finestra centrale ospita uno scudo ottocentesco "troncato semipartito", con un’aquila al volo spiegato nel primo campo, un angioletto seduto che suona lo zufolo nel secondo e un albero nel terzo, che rappresenta i cognomi delle famiglie Alicandri e Ciufelli.
L’ultimo piano, probabilmente sopraelevato tra il XIX e il XX secolo, presenta balconi di varie dimensioni e finestre rettangolari, ciascuna con riquadri a stucco decorati con festoni vegetali e arbusti incrociati. Un piccolo terrazzo si trova al centro del prospetto.
Accenni storici
Dal tardo Seicento fino alla metà del Settecento, il palazzo appartenne alla famiglia Zavatta di Pacentro, che lo ricostruì dopo i danni del terremoto del 1706. Successivamente passato alla famiglia Granata, fu acquistato nel 1819 da don Nicola Ciufelli, sacerdote che lo lasciò in eredità alla nipote Rosa Maria Ciufelli, sposata con Carlantonio Alicandri. I figli adottarono il cognome Ciufelli, e da allora la famiglia fu conosciuta come Alicandri – Ciufelli, come testimoniato dallo stemma di alleanza matrimoniale presente sul balcone. Storicamente, la statua della Vergine, protagonista della manifestazione della Madonna che scappa in piazza, era custodita nella cappella del palazzo e trasportata alla chiesa di San Filippo per la celebrazione pasquale.
Indirizzo
Via Marselli, 10
Ingresso
Proprietà privata