Chiesa della Madonna del Carmine

Chiesa della Madonna del Carmine

La chiesa della Madonna del Carmine, con l'annesso ospedale per i pellegrini, fu eretta nel 1225 grazie al volere di Gentile di Gualtiero di Benedetto Pagano. Situata in una zona esterna alla città, fuori Porta Salvatoris, questa costruzione rispondeva all'esigenza di offrire accoglienza e assistenza ai pellegrini e ai viandanti che attraversavano la regione.

Descrizione


La chiesa della Madonna del Carmine, originariamente dedicata a Sant'Agata, fu eretta nel 1225 grazie a Gentile di Gualtiero di Benedetto Pagano. Inizialmente ceduta al Capitolo di San Pietro di Roma e poi trasferita al Capitolo della Cattedrale di Sulmona con un canone annuo, la chiesa e l'annesso ospedale per pellegrini giocarono un ruolo importante nella vita cittadina, beneficiando di varie acquisizioni e donazioni nel corso dei secoli. Questi sviluppi contribuirono alla crescita del borgo meridionale della città di Sulmona, che alla fine fu racchiuso dalla cinta muraria medievale.

Nel 1607, i Carmelitani, allora ospitati nel convento di Santa Maria Arabona, ottennero il permesso di utilizzare la chiesa, e l'anno successivo la concessione fu formalizzata. I Carmelitani adattarono la chiesa alle loro necessità e vi costruirono un convento adiacente. Tuttavia, malintesi tra i padri carmelitani e il parroco portarono, nel 1710, a un accordo che concedeva l'uso esclusivo della chiesa e del convento ai Carmelitani. In cambio, i Carmelitani si impegnarono a supportare economicamente il parroco e a restituirgli la statua di Sant'Agata.

Successivamente, la parrocchia fu trasferita alla chiesa di Santa Margherita, che assunse il nome di Sant'Agata, situata nel Borgo Pacentrano. I Carmelitani ristrutturarono la chiesa, gravemente danneggiata dal terremoto del 1706, e la dedicarono alla Madonna del Carmine.

Nel XIX secolo, con la soppressione degli ordini religiosi, i Carmelitani lasciarono la chiesa e il convento passò sotto la giurisdizione della chiesa di Santa Maria della Tomba. Il convento fu poi ceduto al Comune, che nel 1948 demolì l'edificio a causa dei danni subiti durante la Seconda Guerra Mondiale. Al suo posto fu costruito il Palazzo delle Poste.

Esterno


La facciata della chiesa della Madonna del Carmine, progettata dall'architetto Carlo Faggi, si distingue per la sua articolazione verticale e orizzontale ben definita. La struttura è divisa in tre sezioni verticali da un doppio ordine di paraste binate, che conferiscono stabilità e ritmo alla composizione. L’elemento orizzontale dominante è l'alta trabeazione che, oltre a sostenere le paraste, porta l'iscrizione: “GLORIA LIBANI DATE EST EI DECOR CARMELI ET SARON - ISAI(A) C. XXXV A.D. MDCCXXVI”, che celebra la gloria conferita alla chiesa e indica l'anno di costruzione, il 1726.

Il portale centrale, situato nella campata inferiore e preceduto da una scalinata di cinque gradini, è architravato e sormontato da un timpano semicircolare spezzato. Al centro del timpano è incastonato un medaglione scolpito a bassorilievo che rappresenta la Madonna con Bambino, simbolo della dedicazione della chiesa. Sotto il portale, la trabeazione e l'architrave riportano la scritta “Novo Inalbatum Decore 1822”, indicante un restauro effettuato in quell'anno.

Nella campata superiore, in asse con il portale sottostante, si apre una grande finestra rettangolare. Questa finestra è incorniciata da una cornice modanata e orecchioni laterali e sormontata da un timpano triangolare spezzato, al cui centro è posto lo stemma dell'Ordine Carmelitano.

Il raccordo tra la campata mediana superiore e quella inferiore, più ampia, è reso elegante da setti murari a profilo curvilineo e semitimpani sulla trabeazione centrale, che creano una transizione fluida e armoniosa. Il coronamento sommitale è caratterizzato da un grande timpano semicircolare spezzato, adornato con un cartiglio e motivi floreali a stucco, che conferiscono un tocco di sofisticata decorazione e completano il profilo della facciata.

Interno


L'interno della chiesa della Madonna del Carmine, coperto da una volta a botte lunettata, si presenta come un'aula unica, arricchita da tre cappelle laterali su ciascun lato. Queste cappelle sono abbellite con decorazioni a stucco e dipinti su tela che conferiscono eleganza e un senso di solennità allo spazio.

Sulla parete absidale, si trova un'iconostasi che suddivide l'area sacra e contiene due aperture laterali chiuse da grate. Al centro, l'iconostasi ospita una pala raffigurante la Madonna del Carmelo, affiancata dalle statue dei profeti Elia ed Eliseo, entrambi vestiti con l'abito dell'Ordine Carmelitano. L'altare maggiore, realizzato in marmo, si trova di fronte a questa pala, fungendo da punto focale dell'area liturgica.

In controfacciata, si trova una cantoria in muratura con parapetto mistilineo, che ospita un organo costruito nel 1815 dal maestro Quirico Gennari, un organaro appartenente a una famiglia veneta nota per la sua arte. Questo organo, con la sua raffinata costruzione, aggiunge un'importante dimensione sonora agli eventi liturgici della chiesa.

Più in basso, vicino all'ingresso principale, sulla parete sinistra, una teca in legno lavorato custodisce la statua della Madonna del Carmine, titolare della chiesa, enfatizzando la sua centralità e il suo significato per la comunità religiosa.

Indirizzo

Corso Ovidio 140, Sulmona

Orari

8.30-12.30 / 16.00 – 19.30

Ingresso

Libero